Cucitrice: una macchina atta alla riparazione, creazione (o costruzione) di vestiti, capi d’abbigliamento e tessuti di qualunque tipologia.
Si differenziano per tecnica di punto e per conformazione (intendendo gli elementi che la compongono, che sono un braccio, una base, una testata, una barra per l’ago e tutta una serie di organi interni atti alla movimentazione della stessa, all’indirizzamento dell’ago e al sostenimento dell’intero macchinario).
Ma che cosa sarebbe una macchina da cucire senza i suoi pezzi di ricambio? L’utilità dei ricambi per cucitrici consiste proprio nel consentire sempre una buona funzionalità ed efficienza ed è per questa ragione che vi sono aziende atte alla produzione di elementi di ricambio come pesatrici elettroniche, avvolgitori, cucitrici portatili manuali, carta crespata e pinch bottom (ovviamente ve ne sono molti altri di prodotti che vengono appositamente realizzati e tutti hanno una loro utilità)
Una macchina simile, come appena accennato, richiede numerose applicazioni in campo tessile ed altrettanti ricambi pertanto. I ricambi fondamentali devono avvenire per gli aghi (che necessitano di continua manovalanza e cura) per le spolette, per il braccio, per le cinghie (che sono numerosissime e di tipi diversi a seconda dell’uso che vogliamo fare della macchina da cucire, che sia industriale o famigliare) per le spoline, le placche e griffe anche qui sia famigliari che industriali (come alcune fra le più famose industri e distributrici mondiali: Necchi, Borletti, Vigorelli, Pfaff, Singer, Femac, Merritt, Salmoiraghi, la prima industria italiana al mondo che cominciò a produrre in serie delle macchine da cucire, Brother, Gritzner, Seiko, Mancinetti, Elna, Bernina e molte altre, ma queste sono le più rinomate e conosciute a livello globale).
In ogni caso, l’ago, come già accennato, è forse la parte più importante per il ricambio poiché è la componente assolutamente immancabile e fondamentale per la realizzazione e l’esecuzione della cucitura sia per quella che avviene tramite macchinario che per quella manuale. E’ quell’elemento che riesce a consentire lo spostamento dei fili da un lato all’altro del tessuto e, grazie alla sua particolare conformazione, permette al “cuoricino” di eseguire le procedure (o evoluzioni) necessarie al fine di concatenarsi (incastrarsi) con se stesso o altri fili ancora per il conseguimento e la formazione del punto.
L’ago possiede inoltre tutta una serie di caratteristiche che sono determinanti per la formazione del punto