Sebbene è opinione pubblica che l’amianto sia uno dei materiali più pericolosi e difficili da gestire nell’ambito dell’edilizia, pochi sanno concretamente perché l’amianto è così preoccupante. Esso è un materiale le cui origini sono naturali, ha una struttura fibrosa e possiede un’elevata resistenza che lo ha reso ideale per il cemento e per le vernici. Grazie alle sue proprietà è stato ampiamente utilizzato in edilizia, per la realizzazione di grondaie, feltri per le sottofinestre, tubi, piastrelle e tramezzi. Le sue capacità isolanti lo hanno reso estremamente popolare come materiale, per il rivestimento di tetti e pareti. Questo materiale è presente, purtroppo, in materiali estremamente friabili che, se sottoposti a danneggiamenti o polverizzazioni, costituiscono un pericolo non indifferente per la salute pubblica. Essendo un materiale dalle fibre estremamente piccole, è facilmente respirabile e, a lungo andare, può causare gravi danni all’apparato respiratorio.
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Lo smaltimento
L’intera procedura di rimozione e smaltimento dell’amianto, deve avvenire esclusivamente da ditte specializzate. Visitando il sito www.novaecologica.it sarà possibile entrare in contatto con un team di esperti nello smaltimento corretto, sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista lavorativo. Il compito di qualsiasi ditta addetta alla rimozione è:
- valutare l’inquinamento da amianto attraverso un sopralluogo;
- organizzare e spedire la documentazione relativa alle autorizzazioni necessarie all’asl, con almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori;
- mettere all’interno delle capsule il materiale, isolandolo con prodotti ricoprenti;
- avviare una bonifica per le superfici circostanti, sulle quali l’amianto era stato posizionato;
- eliminare l’amianto;
- smaltire il prodotto in discarica.
Sebbene possano sembrare dei passaggi ridondanti, questi devono essere eseguiti alla perfezione, nel rispetto della sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente.
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Gli obblighi
La legge della nostra costituzione non obbliga i cittadini a rimuovere l’amianto. Tuttavia questo materiale è estremamente pericoloso, soprattutto se danneggiato. Motivo per cui, secondo la norma, coloro che sono proprietari di un immobile che contiene dell’amianto, devono occuparsi della manutenzione. All’Asl si deve immediatamente inviare una comunicazione laddove il materiale risulta friabile. Se le quantità individuate sono minori a 900 kg, allora il sito può essere smantellato autonomamente. Attenzione però, perché non è una pratica senza rischi per la salute, per questo motivo è sempre consigliabile affidarsi ad un team competente.
Nel caso in cui invece l’amianto individuato non è danneggiato ma è compatto, non esiste nessun obbligo di comunicazione, sarà però comunque obbligatorio effettuare un’ispezione e valutazione dei rischi. Essere responsabili in materia di smaltimento è, in primo luogo, un diritto etico e civico.