La melanzana che può crescere anche in un giardino e raggiungere la tavola, è in grado di offrire numerose opportunità in cucina nonché svariati benefici per la salute. Si tratta inoltre di un ortaggio che generalmente si presenta lucido, di tonalità viola e forma di lacrima.
Che cos’è la melanzana e quali sono le sue origini?
La melanzana è un ortaggio che per certi versi è molto simile alle patate, ai pomodori e ai peperoni e proviene dall'India e dall'Asia, dove ancora oggi cresce allo stato selvatico. In Europa arrivò con i primi insediamenti dell’impero islamico ossia nel periodo compreso tra il VII e l’VIII secolo. La melanzana ha un interno ricco e carnoso che assume una consistenza cremosa durante la cottura, il che la rende un ottimo sostituto della carne. Sui banchi dei negozi di ortofrutta e nei supermercati l'ortaggio è disponibile di diverse varietà, tra cui quella scura ossia con la classica forma a mezzaluna e con la buccia viola lucida. Ci sono tuttavia anche melanzane con la parte esterna di una tonalità viola-nera così come quella della tipologia a campana anch'essa nera e lucida. La versatilità dell'ortaggio fa in modo che sia possibile praticare per creare numerose pietanze dall'aspetto colorato e dal profumo inebriante, senza contare che per la sua morbidezza consente di elaborare ricette dal sapore delicato, raffinato e gradevole per tutti i palati.
Quali benefici apporta la melanzana alla salute?
Coltivare in giardino la melanzana e portarla poi in tavola, significa ottenere un cibo in grado di fornire notevoli benefici alla salute. Per fare un esempio basti pensare che ogni 100 grammi di questo ortaggio ha appena 25 calorie, 1 grammo di proteine, 0,2 di grassi, 6 di carboidrati e 3 grammi di fibra. La suddetta porzione contiene anche vitamine A, C e K nonché il folato (circa 22 microgrammi), minerali come calcio, ferro, magnesio, fosforo e potassio. La melanzana infine assicura una buona dose di antiossidanti che aiutano a proteggere le cellule dai danni, ed è ricca di sostanze chimiche vegetali naturali chiamate polifenoli, che possono offrire all'organismo l'ottimizzazione del processo di trasformazione dello zucchero se si soffre di diabete.
Come preparare e conservare le melanzane
Prima di cuocere le melanzane è opportuno lavarle e tagliarle poi entrambe le estremità. La pelle infatti seppur sia commestibile talvolta risulta poco gradevole al palato poiché si presenta gommosa. Inoltre essendo per natura un po' amare, prima di utilizzarle per l'elaborazione delle ricette, conviene cospargerle di sale e lasciarle riposare per circa 30 minuti. Questa operazione eliminerà parte dell'amarezza ed eviterà che assorbano troppo olio durante la cottura. Un risciacquo è altresì importante prima di cucinarle in quanto serve a rimuovere il suddetto sale. Terminata questa fase preliminare, le melanzane sono pronte per essere arrostite, cotte al forno, a vapore oppure per essere saltate in padella. Indipendentemente dalla tipologia di elaborazione che si sceglie, la melanzana si può anche conservare sott'olio, diventando un eccellente contorno da consumare in qualsiasi periodo dell'anno insieme a carne, tonno in scatola o nelle insalate. Per realizzare una versione più leggera, conviene tuttavia cuocerle al forno invece di friggerle. Infine per quanto riguarda elaborazione di alcune ricette tipiche, va detto che con le melanzane si può dar vita ad una gustosissima parmigiana (con salsa di pomodoro e mozzarella) oppure semplicemente servirle croccanti dopo averle immerse in farina liquida e cotte poi in padella.