Il ruolo dei tutor nelle scuole online: supporto, orientamento e motivazione

DiMassimo Rossani

Ott 30, 2025

Studiare a distanza offre libertà, flessibilità e una nuova idea di scuola, ma chi ha provato sa che, da soli, è facile perdere il ritmo o sentirsi un po’ disorientati. È qui che entra in gioco una figura fondamentale, spesso sottovalutata: il tutor. Non un semplice assistente o un intermediario tra studente e docente, ma una presenza costante, capace di trasformare la formazione online in un’esperienza realmente umana e guidata.

La differenza tra un percorso online che funziona e uno che si perde per strada, spesso, è proprio questa: avere qualcuno che ti accompagna, che ti ricorda dove sei arrivato e ti aiuta a capire dove puoi andare.

Un punto di riferimento costante

Il tutor è, prima di tutto, un punto di riferimento. È la persona che conosce il programma, ma anche le difficoltà pratiche e mentali che può incontrare chi studia da casa. Ti aiuta a organizzare lo studio, a gestire il tempo, a pianificare gli obiettivi. Ma soprattutto ti ascolta.

Nelle scuole online più strutturate, ogni studente ha un tutor dedicato che lo segue passo dopo passo. Non è una figura “virtuale” nel senso freddo del termine, ma una presenza reale, con cui ci si confronta e ci si fida. Questo tipo di supporto cambia tutto, perché restituisce allo studio la dimensione relazionale che l’online, da solo, non può dare.

Un buon tutor non si limita a risolvere problemi tecnici o a ricordare le scadenze. Lavora sulla motivazione, sa riconoscere i momenti di calo e incoraggia senza giudicare. È come un ponte tra l’autonomia dello studente e la complessità del percorso didattico.

Orientamento e metodo

Molte persone scelgono di studiare online perché cercano libertà. Ma la libertà, senza un metodo, rischia di diventare confusione. Il tutor serve anche a questo: a dare forma a un percorso che, pur restando flessibile, mantenga una direzione chiara.

All’inizio, il tutor aiuta a definire un piano di studio realistico, compatibile con il tempo e gli impegni personali. Poi segue l’evoluzione, corregge il tiro quando serve e fornisce strumenti pratici per gestire meglio il carico di lavoro. È un lavoro silenzioso ma essenziale, che permette a ogni studente di sentirsi seguito, anche se fisicamente è lontano.

Questo aspetto diventa ancora più importante per chi torna a studiare dopo molti anni o per chi deve conciliare la formazione con il lavoro. In questi casi, l’orientamento del tutor non riguarda solo le materie, ma anche la fiducia in sé stessi. A volte basta una telefonata, un messaggio o una videolezione ben condotta per rimettere in moto la motivazione.

La motivazione, il vero motore

Chi ha seguito un percorso online lo sa: la motivazione non è costante. Ci sono momenti di entusiasmo e altri in cui tutto sembra più difficile. E non è una questione di capacità, ma di energia mentale. È facile rimandare una lezione o pensare “la recupero domani”, finché quel domani non si accumula.

Il tutor interviene proprio lì, in quei momenti di stallo. Non con frasi motivazionali da manuale, ma con ascolto e comprensione. Ti aiuta a ritrovare il senso di ciò che stai facendo, a ricordarti perché hai iniziato e a vedere i progressi anche quando ti sembrano invisibili.

È questo equilibrio tra empatia e metodo che fa la differenza tra chi abbandona e chi arriva fino in fondo. Il tutor diventa la voce che ti riporta sul percorso, non con pressione ma con presenza.

Il valore umano della scuola online

L’errore più grande è pensare che la scuola online sia solo tecnologia. In realtà, funziona solo quando dietro le piattaforme ci sono persone. Il tutor ne è la prova più evidente. Non sostituisce l’insegnante, ma completa la sua figura, dando allo studente un riferimento costante, vicino e concreto.

Scuole come Isu Emilia Romagna hanno compreso da tempo quanto sia importante questo ruolo. Nei loro percorsi, il tutor non è un optional, ma una parte centrale del metodo: accompagna lo studente fin dal primo giorno, lo guida nelle scelte didattiche e lo sostiene fino al diploma. È un modo di fare scuola che restituisce fiducia, rendendo la formazione digitale più autentica e accessibile.

Un alleato invisibile ma indispensabile

Il tutor lavora dietro le quinte, ma la sua presenza si sente in ogni progresso. È colui che tiene insieme la struttura invisibile del percorso di studio, dando ritmo e direzione. E, anche se spesso non appare nei risultati finali, è parte integrante di ogni successo.

In un’epoca in cui si parla tanto di automazione e intelligenza artificiale, la figura del tutor ci ricorda che l’educazione resta, prima di tutto, una relazione umana. Perché imparare non è solo acquisire nozioni, ma sentirsi sostenuti mentre lo si fa.

E forse è proprio questo il segreto della scuola del futuro: unire la libertà del digitale con la presenza discreta ma preziosa di qualcuno che ti accompagna passo dopo passo, finché non riesci ad andare avanti da solo.

Di Massimo Rossani

Sono un blogger che ama leggere, mangiare bene, viaggiare e vivere la vita al massimo!